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Visualizzazione dei post da 2016

GIUDA di Amos Oz

Giuda  di Amos Oz è stata senza dubbio la più grande sorpresa letteraria dell'anno. Un romanzo raro - non ho mai letto nulla del genere, sia narrativamente sia stilisticamente - non ambizioso, ma nonostante questo grandioso. Grandioso perché in questa storia c'è tutto: tutto quello che è importante, tutto quello sui cui è necessario riflettere, tutto ciò che oggi deve impressionare la nostra sensibilità di essere umani. Ritengo che Oz sia un prosatore brillante, il suo stile rasenta la perfezione. Il ritmo della narrazione, sebbene sempre piuttosto piatto, mantiene vivi l'attenzione e l'interesse del lettore senza eccezioni. Le descrizioni, frequenti quanto basta, sanno essere molto suggestive, restituendoci una Gerusalemme difficile e controversa, in eterno conflitto .  La scrittura è intensa, piena, ricca. Ma soprattutto privata . La parola di Oz non conosce eccessi o volgarità di sorta. E' la parola di uno scrittore che riconosce l'importanza

IL CARDELLINO di Donna Tartt

Per inaugurare il blog con la prima vera e propria recensione, non potevo che scegliere di iniziare da un libro assolutamente grandioso quale  The goldfinch   di Donna Tartt ,  premio Pulitzer 2014 . E' uno dei miei libri imprescindibili, un romanzo che ha determinato in me - persona, donna e lettrice - una significativa cesura. Non so se si tratti di un capolavoro, forse sì, forse no. Ma che importa definirlo in qualche modo? E' un libro il cui valore letterario difficilmente potrebbe essere messo in discussione.  The goldfinch , opera ambiziosa e di ampio respiro, è un romanzo di formazione con protagonista Theo, ragazzo difficile, spaventato, inquieto. Theo, reduce da un'esperienza tragica in seguito alla quale perde la madre, si ritrova negli anni successivi al dramma ad affrontare il vuoto - abissale e assolutamente interiore - che immediatamente ne consegue. Assolutamente interiore perché Theo non riuscirà a trovare la forza di affrontarlo dall

What books mean to me

A me piace dire così: nei libri non voglio (più) cercare me stessa. Nei libri, i miei libri, anelo a cercare l'altro. L'altro che io non sono. L'altro che non potrò mai essere.                  Sono giorni che penso a queste cose. Stasera, finalmente, sono giunta ad una loro elaborazione.  Questo sono, per me, i libri: fonte inesauribile di scoperta e possibilità . Scoperta dell'altro, che è esso stesso possibilità. Solo ora che sto crescendo e sto davvero entrando nella crisi della mia instabile maturità, mi rendo conto della grandiosità della parola "possibilità". E' una parola infinita e indefinita. Cosa le manca? Praticamente nulla. Nella possibilità c'è tutto e il Tutto. E a chi crede che leggere sia una perdita di tempo, mi piacerebbe dire esattamente questo: leggere regala innumerevoli possibilità, prima fra tutte quella di essere liberi, per un'ora o due o tre, di non essere solo ed esclusivamente se s